I Cappuccini sono presenti a Rovereto dal 1574 su volere della popolazione locale che aveva apprezzato la presenza di alcuni frati predicatori. All’inizio fu affidata ai Cappuccini una piccola chiesa, eretta dai veneziani nel 1504, dedicata a S. Caterina. In prossimità della chiesa, molto presto, fu costruito il convento.
La famiglia religiosa, composta di quattro o cinque frati, fu introdotta probabilmente verso il 1576. Per causa della famosa peste del 1575, la costruzione del convento finì solo tre anni dopo. I frati presenti si sono dedicati al servizio degli appestati. La costruzione del convento fu ultimata solo nel 1615, non solo per causa dell’epidemia, ma anche per la penuria dei mezzi.
Negli anni 1620 – 1625 si restaurò e si ingrandì il convento: fu abbattuta la vecchia chiesa e si costruì quella nuova contigua al convento dalla parte est. La chiesa venne consacrata dal Principe vescovo Carlo Emmanuele Madruzzo il 2 maggio 1636, alla presenza del Ministro provinciale di Venezia, p. Zeno da Bergamo, e del guardiano, p. Ambrogio Fontana da Rovereto.
Nel 1741 venne costruita la prima infermeria per la Custodia Tridentina, appena separata dalla Provincia di Venezia. Era posta nell’ala ovest del convento con quattro stanze verso est, cappella, farmacia e servizi.
Nel 1758, divenuta insufficiente la prima infermeria con la costituzione della Provincia Mantovana, se ne costruì una nuova prolungando la precedente nell’ala ovest del convento: corridoio al centro e stanze da ambo le parti. Fu l’attuale ala di sera del convento. Benefattori insigni i coniugi roveretani Tomaso Bilieni e Eva Keller.
Il 17 settembre 1815 a Rovereto, con solenne cerimonia, avvenne la ricostituzione della Provincia dopo la soppressione napoleonica (1810).
Nel 1890 si costruì il secondo piano dell’ala centrale di mezzogiorno, nella necessità di recuperare i locali e gli spazi perduti a causa della rettificazione della strada comunale per Sacco. Anche l’orto fu tagliato e ricostruito il nuovo muro di cinta che fiancheggia la strada.
Nel 1906 venne costruita ex novo l’infermeria della Provincia: è l’attuale edificio, congiunto al convento con un cavalcavia sopra il passaggio carraio. La vecchia infermeria diventò studentato.
Nel 1924 fu inaugurata la sede per la fraternità dell’Ordine Francescano Secolare in via Conciatori.
Durante il biennio 1950 – 1951 venne sistemata l’ala ovest per lo studentato, a due piani. Nuovo refettorio e cucina.
Nel 1959: nuova sistemazione del corpo centrale del convento (ala di mezzogiorno: portineria, parlatori, sale e salette al pianoterra); stanze al primo piano e aule al secondo.
Nel 1968 la chiesa venne eretta parrocchia col titolo di S. Caterina d’Alessandria.
Importanti sono i restauri alla chiesa, la sistemazione delle adiacenze e il risanamento delle fondamenta, effettuati tra il 1975 e il 1976.
Nel 2009 viene sistemata e ammodernata l’infermeria, come è attualmente.
[Fonte: «I nostri luoghi: cenni storici e attività attuali», in Stato personale e locale, Curia provinciale, Venezia-Mestre 2017, pp. 43-44].
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