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I guardiani in pellegrinaggio

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CHIAMPO (VI) 30 maggio 2018

A chiusura del mese mariano

Speriamo che abbiano pregato bene per gli amati confratelli della Provincia!

Festa di SAN LEOPOLDO

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PADOVA, 12 maggio 2018.

Sono stati i sindaci di Brugine, di Campolongo Maggiore e la vicesindaco di Piove di Sacco  a donare, nella gremita chiesa dei Cappuccini, l’olio che alimenta la lampada votiva posta sulla tomba di s. Leopoldo, proclamato santo 35 anni fa da papa Giovanni Paolo II. Una cerimonia toccante celebrata in apertura della santa messa solenne delle 19.00 presieduta dal Presidente della CEI, cardinale Gualtiero Bassetti.

Baccalaureato 2018

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Si è svolto a Venezia, nei giorni 24-25 maggio, l’esame per il conferimento del Baccalaureato in Sacra Teologia. La Commissione, formata dai docenti, dal Prefetto fr. Alessandro Carollo e dal Segretario fr. Francesco Daniel, è stata presieduta dal p. Vincenzo Battaglia OFM, già Decano della Facoltà di Teologia dell’Antonianum di Roma.

I candidati erano otto: 4 frati cappuccini e 4 seminaristi del Patriarcato di Venezia. L’esito finale dell’esame è stato molto buono, a riprova della passione e della dedizione allo studio che gli studenti, sostenuti e guidati dai professori, hanno sempre manifestato durante il sessennio teologico.
Il Commissario d’esame non ha mancato di manifestare viva soddisfazione sia per la preparazione teologica degli studenti sia per la serietà dello svolgimento dell’esame, congratulandosi anche per il fatto che il «Laurentianum» può vantare la più antica affiliazione all’«Antonianum», concessa esattamente 50 anni fa (il 24 aprile 1968).
Tale ricorrenza sarà opportunamente celebrata alla prolusione di inizio del prossimo anno accademico 2018-2019, che si terrà a Venezia il 15 ott. 2018.

LOGO del capitolo generale

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Una mano sostiene il piede di un’altra persona, nell’atto di lavarlo. Il disegno s’ispira alla Rnb VI, 3-4: «E nessuno sia chiamato priore, ma tutti siano chiamati semplicemente frati minori. E l’uno lavi i piedi all’altro», in chiaro rimando a quanto Gesù ha insegnato ai suoi nell’ultima cena (cfr. Gv 13,14) e anche al tema del Capitolo: «Imparate da me … e troverete» (Mt 11, 29), tutto teso ad aiutare i fratelli del mondo a riflettere sulla Ratio Formationis.

Il disegno è all’interno di un cerchio, marrone, colore dell’abito cappuccino; il cerchio indica il mondo in cui è inserito il frate minore e dentro il quale, deve imparare dal Maestro a lavare i piedi ai fratelli e ad essere sottomesso a tutti.
Opera di fr. Luiz Carlos Siqueira, Provinciale di Rio de Janeiro e Espírito Santo, Brasile.

Grazie fratelli …

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Sono morti il 4 e il 9 aprile scorso, ma è bello il loro ricordo, a gloria di Dio

Fra Isidoro (Giovanni) Toniolo, da buon samaritano, ha vissuto la sua vocazione nel servizio e nella solidarietà con i più poveri, i malati e i più bisognosi nel corpo e nello spirito, donando tempo ed energie, senza risparmio. Umile frate cappuccino ha portato il sorriso e una parola di conforto a chi ne aveva più bisogno.

A 28 anni, accogliendo l’ispirazione del Signore, lasciò tutto e si fece frate. Fra Pacifico (Luigi) Scardoni iniziò la sua “missione” di questuante ove lo voleva l’obbedienza dei superiori. Ma fu soprattutto Lendinara a godere della sua presenza e della sua opera. Nel 2016 il Consiglio Comunale gli conferì la cittadinanza onoraria: “per tutti illuminato esempio, nelle parole e nel comportamento, di carità, sensibilità … importante riferimento di spiritualità e di solidarietà”. Ha saputo unire i servizi del suo ministero con l’unica cosa veramente necessaria: l’unione con Dio, portando tale testimonianza nel suo pellegrinare di casa in casa, convinto che è più importante dare che ricevere. Lo ricordiamo anche come “giullare di Dio”, che si dilettava a comporre canzoni (testo e musica), in cui narrava la gioia della sua vocazione e vita cappuccina.

Giovani francescani e … Gi.fra

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Sabato 28 aprile i Consigli Regionali dei Giovani Francescani (che fanno riferimento alla Pastorale Giovanile Vocazionale del Triveneto) e della Gi.fra del Veneto si sono incontrati per un confronto e per poter fare dei passi assieme. È stato davvero bello: tanti spunti e tanto entusiasmo. Ci siamo detti di sognare insieme, ma allo stesso tempo di avere obiettivi realistici e a breve termine affinché questo entusiasmo non resti fine a se stesso.

Per camminare assieme, anche di fatto, ci siamo fissati un appuntamento: sabato 26 maggio saremo tutti pellegrini dal Santuario di s. Bakhita (Schio) alla Madonna dell’Olmo (Thiene).

Coloriamoci di Spirito #8

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THIENE, 25 aprile. Colore, fraternità, musica, testimonianza… Semplici parole che racchiudono il senso del “Coloriamoci di Spirito”, evento che ha visto la generosa partecipazione di molti giovani, provenienti dalle varie realtà francescane della Provincia e non solo.

Guidati e provocati da musica, giochi, attività e una splendida testimonianza, abbiamo dato nuovo vigore e colore alle nostre vite e a quanti incontrati lungo le vie cittadine, perché  quando  lo  Spirito  Santo parla, non si può tacere. Il nostro impegno: “essere colori vivi in un mondo grigio” testimoniando così la gioia del nostro essere cristiani.     Damiano Ferrari

 

Dignità e fede

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TRIESTE . L’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) sotto l’egida della Ue provvede al rifornimento di alcuni prodotti – olio, zucchero, farina, pasta –, circa il 40% di quanto viene distribuito ai poveri dai frati di Montuzza. Recentemente, per continuare l’erogazione essa esige una “schedatura” ai commensali di turno.

Immediata la risposta dei Frati tramite fr. Giovannino, il responsabile: «Una cosa è certa, non faremo mai una schedatura di coloro che ci chiedono un pasto quotidianamente, esula dal nostro criterio di discrezione e di accoglienza totale. Non vogliamo togliere anche della dignità a quanti hanno veramente bisogno di aiuto per tirare avanti». Come si andrà avanti, allora? Altre iniziative, potenziamento della raccolta, aiuto delle persone e dei volontari. E poi abbiamo fede, no? Ci rivolgeremo ancor più alla Provvidenza…»

Morte di ANGELO GATTO

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Il 21 marzo è morto 95enne ANGELO GATTO, Maestro d’arte sacra, caratterizzato dal profondo senso religioso. Il critico Vittorio Galliazzo lo ritiene il maggior decoratore della pittura veneta della seconda metà del Novecento.

l repertorio delle sue opere ampia dai mosaici, affreschi, vetrate, pale d’altare agli acquarelli, graffiti, dipinti; in Italia, all’estero, in … Giappone.

Qui in Veneto, per noi, ha realizzato il mosaico dell’abside del santuario di Thiene, l’arco del presbiterio a Castelmonte, l’affresco del presbiterio di Mestre e la facciata del monastero “San Giuseppe” delle Clarisse Cappuccine, sempre a Mestre.
I funerali si sono svolti a S. Andrea di Castelfranco Veneto, sabato 24 marzo, alle ore 10.

Frati … a scuola da santa Chiara

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Novizi cappuccini in “trasferta” dal 12 al 17 marzo a Lovere (BG) per una speciale formazione clariana presso il Monastero delle clarisse.

Sorpresa grande: Chiara è stata tenera e amorevole sorella e “madre” per le consorelle di S. Damiano, ma piena anche di grande coraggio e di intrepido ardore nel difendere i valori essenziali della sua vocazione; come spiegare altrimenti il “braccio di ferro” con cardinali e papi per ottenere il “privilegio di povertà” e l’approvazione della sua Regola (prima donna ad ottenerla per un ordine femminile); la capacità di guidare spiritualmente frati, suore, principesse e regine (vedi Agnese di Boemia); influenzare centinaia di monasteri sorti in sua ispirazione in tutta Europa… Una figura dunque che nasce con la mediazione di Francesco ma poi capace di brillare di luce propria e diffondersi ovunque…Chiara nel nome, più chiara per la vita, chiarissima per i costumi… e tutto questo, da claustrale e immobilizzata per decenni dalla malattia!

C’erano anche le quattro novizie (provenienti dai monasteri di Rimini, Carpi, Bologna e Ferrara) e ciò ha permesso a tutti un fruttuoso scambio di esperienze e condivisioni vocazionali.

La cosa che probabilmente ha colpito di più è stata la possibilità di entrare negli ambienti claustrali, vivendo giornate di studio, di convivialità, di scambio fraterno e anche di lavoro; poter fare le “pulizie” assieme alle sorelle clarisse o spostare qualche pesante armadio … pregare assieme o realizzando una veglia vocazionale per i giovani del luogo… Noi novizi siamo entrati forse come un “ciclone” in un ambiente tranquillo, sobrio e accogliente, ma alla fine ne siamo stati conquistati, facendoci “sciogliere” quelle “grate” che forse avevamo nella nostra testa, zeppa di idee stereotipate sulla clausura.